Designazione dei materiali di imballaggio e simboli grafici
Abbiamo già pubblicato diversi articoli sull’etichettatura ambientale degli imballaggi e sono stati già illustrati alcuni esempi grafici delle etichette da utilizzare, in base ai materiali impiegati.
Normalmente la maggior parte delle aziende che produce imballaggi si affida alle competenze delle aziende grafiche, chiedendo di realizzare un cliché con la corretta etichetta da impiegare. Non è detto, però, che chi si occupa di grafica sia completamente a conoscenza dei significati e delle disposizioni che si celano dietro alle etichette ambientali. Tant’è che, alla domanda, “perché avete utilizzato un’etichetta che si applica alla plastica per un imballaggio in cartone?”, la risposta potrebbe essere, ed è già capitato, “Abbiamo sempre fatto così” (e questa non è sicuramente la risposta corretta).
Altre volte, invece, ci troviamo di fronte a imballaggi con etichette fantasiose, che abbinano la grafica di un materiale (es. la plastica) con la codifica di un altro (es. la carta).
Allora, ricordiamo ancora una volta che il D.Lgs. 3 settembre 2020, n. 116, dispone che tutti gli imballaggi siano:
opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi. I produttori hanno, altresì, l’obbligo di indicare, ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della decisione 97/129/CE della Commissione.
Natura dei materiali di imballaggio
La natura dei materiali di imballaggio è indicata dalla Decisione 97/129/CE.
Ad esempio:
- per un imballaggio realizzato in Polietilenteraftalato, deve essere utilizzata l’abbreviazione PET, insieme alla numerazione 1 (quindi, PET 1);
- per un imballaggio in Polipropilene, deve essere utilizzato il codice PP 5;
- per il Cartone ondulato, deve essere utilizzato il codice PAP 20;
- per il Cartone non ondulato (e qui potremmo aprire un’ulteriore parentesi per capire da quale grammatura parte il cartoncino), deve essere impiegato il codice PAP 21;
- per la Carta, deve essere usato il codice PAP 22;
- per l’Alluminio, deve essere usato il codice ALU 41;
- per il Vetro incolore, deve essere utilizzato il codice GL 70 (per il vetro verde, GL 71).
Quando la Decisione 97/129/CE non prevede una specifica identificazione dei materiali, occorre rifarsi alle norme UNI applicabili:
- UNI 1043-1 per le materie plastiche non incluse nella Decisione suddetta;
- UNI 10667-1 per i polimeri provenienti da riciclo;
- UNI 11469 per la composizione di strutture composte da più polimeri.
Informazioni grafiche
Per ora abbiamo parlato dell’identificazione della natura dei materiali, ma non ancora delle informazioni grafiche che devono essere date all’utilizzatore finale su come comportarsi ai fini della possibile destinazione dell’imballaggio. Attenzione, questo non è da confondersi con il conferimento finale (e qui potremmo aprire ancora un’altra parentesi, semmai riprenderemo l’argomento in un altro articolo). Si ha a che fare con le Autodichiarazioni ambientali.
La norma UNI EN ISO 14021 del 2016 è quella di riferimento per quanto riguarda diciture, simboli/pittogrammi o altre dichiarazioni ambientali. Si tratta di una norma Internazionale (ISO), che è stata recepita nell’Unione Europea (trattandosi di una norma EN) ed anche in Italia, attraverso l’Ente Italiano di Normazione (UNI).
Questa norma fornisce indicazioni ben precise su quando è possibile riportare diverse auto-dichiarazioni, tra cui le più comuni:
- Compostabile;
- Degradabile;
- Riciclabile;
- Contenuto riciclato;
ma non è sufficientemente esaustiva sui simboli da impiegare. L’unico simbolo citato è il ciclo di Mobius, il quale deve essere utilizzato per le asserzioni di contenuto di riciclato e riciclabile.
Quando il ciclo di Mobius è utilizzato per effettuare un’asserzione di contenuto riciclato, deve essere accompagnato dal contenuto di materiale riciclato, espresso in percentuale. Ad esempio, il valore 65% riportato all’interno o sotto al simbolo, indicherebbe che il prodotto contiene il 65% in peso di materiale riciclabile.
Ma attenzione, la norma UNI EN ISO 14021 non discrimina il simbolo in base al materiale.
Il ciclo di Mobius sopra riportato è applicabile a tutti i prodotti e a tutti gli imballaggi riciclabili o in materiale riciclato.
In realtà, esistono altre norme tecniche che informano su quali simboli occorre utilizzare in base al materiale impiegato.
Per i materiali in plastica si utilizza il simbolo grafico indicato dalla norma CR 14311:2002 “Packaging – Marking and material identification system”, emessa dal CEN (European Committee for Standardization), tutt’ora in corso di validità:
Come si può notare, il simbolo del riciclo ha una forma triangolare diversa da quella richiamata dalla norma ISO 14021:2016 (la freccia è sottile, non a nastro) ed è accompagnato dalla sigla e dal numero che identifica il materiale (es. PS 6, che indica il Polistirolo), come abbiamo già visto.
L’uso di questo simbolo sulla carta o sul cartone è sbagliato, dovendosi in questo caso applicare il simbolo della norma UNI EN ISO 14021 (il simbolo di Mobius con frecce a nastro).
Concludendo, è compito dei produttori degli imballaggi conoscere e approfondire gli adempimenti a loro carico, relativi alla corretta etichettatura degli imballaggi. È loro responsabilità indicare alle aziende di grafica i simboli e le designazioni corrette. È compito del produttore verificare l’adeguatezza della simbologia fornita dal grafico per il proprio imballaggio.
La normativa è complessa e pure in continua evoluzione. Anche la semplice asserzione di riciclabilità o di biodegradabilità non può essere fatta a cuor leggero; implica una responsabilità forte nei confronti del produttore, che esige approfondimenti e valutazioni (esistono norme specifiche, al riguardo).
Avete ben capito che non è un compito facile. Non preoccupatevi, concentratevi sulla produzione dei vostri imballaggi; per quanto riguarda gli adempimenti normativi, contattateci pure: daniele.rosellini@studiorosellini.net
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