Etichettatura ambientale imballaggi destinati all’estero

DiDaniele

Etichettatura ambientale imballaggi destinati all’estero

Cerchiamo di chiarire alcuni dubbi degli operatori del settore, riguardo all’etichettatura ambientale degli imballaggi che sono destinati al mercato estero.

A questo proposito, recito e commento un passaggio riportato sull’ultima Linea Guida Conai sull’etichettatura ambientale degli imballaggi:

Allo stato attuale tutti gli imballaggi immessi al consumo in Italia rientrano nell’obbligo di etichettatura, pertanto sono esclusi quelli destinati alla commercializzazione in altri Paesi dell’Unione Europea, o all’esportazione in Paesi terzi.

Questa affermazione è vera soltanto perché la Decisione 97/129/CE afferma che “il sistema di identificazione deve essere volontario almeno in una prima fase ma soggetto a revisione per stabilire se introdurlo su base obbligatoria in una fase successiva”, perché altrimenti, trattandosi di una Decisione europea, questa sarebbe stata direttamente applicabile a tutti gli Stati membri senza bisogno di essere recepita attraverso un decreto nazionale.

Invece, in Italia, è diventata obbligatoria con il D.Lgs. 3 settembre 2020, n. 116.

Quindi, al momento, nessuna delle altre nazioni europee ha ancora recepito la Decisione 97/129/CE.

In sostanza, attualmente l’etichettatura ambientale gli imballaggi destinati ai paesi europei avviene solo su base volontaria. Ciò nonostante, l’apposizione dell’etichettatura ambientale, purché in conformità della Decisione 97/129/CE, anticiperebbe un adempimento che potrebbe diventare presto obbligatorio su tutta l’area UE.

Info sull'autore

Daniele administrator